Il progetto generale della circonvallazione di Roveredo viene approvato dal Consiglio Federale il 19 agosto 1998. L’anima del progetto è rappresentata dalla galleria San Fedele che, con i suoi 2.3 km di lunghezza, aggira il paese permettendo lo spostamento dell’autostrada A13, costruita negli anni sessanta attraverso il nucleo, il quale ha continuato a crescere ai suoi margini. Al contempo viene stabilita la necessità di un concetto urbanistico generale per la ricostruzione sui sedimi lasciati liberi. Nasce il progetto di “ricucitura del paese”.
Nel luglio 1999, conformemente al decreto federale, si costituisce il gruppo di lavoro “PARR” composto da rappresentanti dell'Ufficio federale delle strade (USTRA), dell'Ufficio tecnico del Cantone, dell'Ufficio per lo sviluppo del territorio e del Comune, con l’obiettivo di allestire un concetto urbanistico (Piano d’Azione di Ricucitura di Roveredo) capace di migliorare la qualità di vita del paese, dotandolo di un “vero centro” che sia luogo d’identificazione e di riferimento per la collettività.
Il 3 novembre 2000, autorità federali, cantonali e comunali concordano in una Convenzione, oltre agli oneri, anche il passaggio di proprietà dei fondi interessati. Dopo l’apertura della circonvallazione, il Cantone demolirà l’attuale autostrada, attuando le necessarie misure di ripristino stabilite nel concetto approvato, e cederà gratuitamente al Comune tutte le superfici di sua proprietà che sorgono sul sedime della A13.
Il Comune designa una Commissione di pianificazione, denomina "Roveredo 2020", incaricata di studiare i possibili sviluppi del paese. "Roveredo 2020" riconosce al capoluogo della Mesolcina uno scenario di sviluppo residenziale attivo, nell'ottica di una maggiore qualità di vita, grazie alla diponibilità di servizi, spazi pedonali e luoghi di aggregazione all'aperto, a beneficio dell'intera regione.
Un mandato di studio in parallelo viene indetto dal Municipio allo scopo di ottenere indicazioni progettuali sotto forma di una “pianificazione test” dei futuri spazi vuoti nel cuore di Roveredo, rilanciandone anche l’immagine. Il 14 maggio 2011, più di 150 persone parteciperanno alla serata pubblica di presentazione dei tre progetti, elaborati dai gruppi finalisti: Martino Pedrozzi di Mendrisio, studio Miller & Maranta di Basilea e Michele Arnaboldi di Locarno. La scelta della giuria cadrà sul progetto Arnaboldi, in cui il futuro autosilo viene posto sotto piazza Stazione, edifici puntuali sono previsti con contenuti pubblici e di servizio, Mondan è uno spazio verde e la strada cantonale, spostata dalla sponda destra della Moesa sul sedime della A13, attraversa quindi l’abitato.
Il Gruppo di lavoro PARR 2, costituito il 21 novembre 2011 con l’obiettivo di integrare a tutti i livelli pianificatori le raccomandazioni emerse dal mandato di studio in parallelo, consoliderà lo scenario di sviluppo elaborato dalla Commissione “Roveredo 2020” da un lato con i risultati dei progetti urbanistici scaturiti dalla “pianificazione test” dall’altro. Il Consiglio Comunale di Roveredo approverà questo concetto urbanistico (PARR2) come base per la futura elaborazione della pianificazione locale.
Sulla scorta del lavoro svolto, le autorità federali, cantonali e comunali sottoscrivono un memorandum d’intesa, per regolare i principali aspetti urbanistici infrastrutturali del PARR2, rendendoli vincolanti. Tre in particolare sono gli aspetti fondamentali definiti: 1) i nuovi accessi stradali attraverso due ponti a est e a ovest e lo spostamento della strada cantonale al comparto Vera, 2) la costruzione di una strada di collegamento fra i due ponti Triulzi e Sassello strutturata da piazze pubbliche di cui una principale al Sant e 3) lo sviluppo al centro di nuove aree edificabili con costruzione di un autosilo sotterraneo a uso misto pubblico-privato.
Il primo giugno 2014, la popolazione viene chiamata alle urne per approvare la revisione parziale della pianificazione locale. Sostenuta dal 71% dei votanti, la nuova pianificazione locale e il concetto urbanistico alla base assumeranno valore legale, prevedendo all’interno dell’area della A13 tre diverse zone di utilizzazione. In particolare, il comprato centrale viene definito quale zona per piazze pubbliche e di nucleo, con una densità di costruzione analoga a quella dei quartieri circostanti, mentre l’area Mondan quale zona adibita a parco.
Sei potenziali investitori, che nel frattempo avevano spontaneamente dimostrato interesse alla realizzazione della ricucitura, vengono invitati dal Comune a presentare un loro progetto in linea con quanto previsto dalla Convenzione e dal Memorandum d’intesa tra Comune, Cantone e Confederazione. Il Municipio, sulla base delle raccomandazioni del gruppo di accompagnamento, indicherà il progetto “Roveredo VIVA” della Alfred Müller SA, come quello che risponde meglio ai requisiti richiesti.
Per un costo complessivo di oltre 400 milioni di CHF e dopo dieci anni di lavori, il 7 novembre 2016 il tracciato della nuova autostrada aggira a sud il paese di Roveredo. I lavori di demolizione delle infrastrutture della ormai ex A13 lasciano ora concretamente spazio al progetto di ricucitura del nucleo. Il 65% dei votanti, chiamati alle urne per decidere se continuare le trattative per realizzare “Roveredo VIVA”, esprimerà il 15 gennaio 2017 il proprio consenso.
A dieci mesi dal voto popolare che autorizzava il proseguimento delle trattative, il Comune di Roveredo e la Alfred Müller SA siglano il 10 novembre 2017 un accordo in cui si impegnano a collaborare per la realizzazione del progetto “Roveredo VIVA” che, nell’area liberata dall’A13, prevede la creazione di un “centro cittadino” investendo 60 milioni di franchi, con spazi residenziali e commerciali, due piazze pubbliche e un autosilo interrato, completati da un grande parco pubblico di 6'000 m².
Definendo tempi e oneri della collaborazione, l’accordo di cooperazione siglato pone le basi per l’elaborazione di un piano d’area. Alfred Müller formula una proposta per le zone e le opere di sua competenza, partendo dalla quale il Comune allestisce il piano d’area di base.
Il Municipio chiede al Consiglio comunale l’autorizzazione alla vendita -approvata nella seduta del 11 luglio 2018- dei terreni utili alla ricucitura, ceduti in parte dalla Confederazione a inizio giugno 2018. La definizione di un contratto di compravendita degli stessi terreni rimane il prossimo passo fondamentale.
Raccolte le firme per il referendum, che permetterà anche alla popolazione di Roveredo, dopo la decisone già presa dai Consiglieri comunali, di esprimersi sulla vendita delle superfici utili alla ricucitura del paese, l'Autorità comunale ha quindi annunciato che la votazione si terrà il 23 settembre 2018.
Come previsto dalla legge in materia di pianificazione locale, il Comune elaborerà in autonomia il piano d’area definitivo per tutto il comparto centrale e si occuperà delle successive procedure di pubblicazione.
In applicazione dell’Ordinanza cantonale sulla pianificazione territoriale (OPTC) avrà luogo l’ “esposizione pubblica di partecipazione” relativa al nuovo piano d’area proposto dal Comune, permettendo alla popolazione di entrare nel merito. Durante il periodo d'esposizione chiunque può inoltrare per iscritto proposte e obiezioni al Consiglio comunale.
Il progetto architettonico, definito nel suo complesso, sarà la base per l’inoltro della domanda di costruzione, sulla quale l'Esecutivo comunale sarà chiamato a chinarsi, insieme agli uffici cantonali di competenza, per il rilascio della licenza edilizia. Un preavviso positivo darà inizio alla fase dei lavori.
La ricucitura è realtà.